Danze di libertà e di progresso
da K.L. Kanter
6 aprile 2013
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Traduzione: Silvia Brioschi
Se l’Escuela Bolera è oggi meno conosciuta rispetto alla forma più diffusa della danza flamenca, è perché, in quanto disciplina propriamente classica, essa esprime la Libertà, la sola gioia di vivere che si accende in uno scintillante arcobaleno, voltando le spalle a ogni affezione sorpassata: la sfrontatezza e il dualismo brutalità/sentimentalismo, di cui le manifestazioni sceniche di danza flamenca fanno altrimenti sfoggio.
Tuttavia ci potrebbe essere un altro motivo del declino dell’Escuela Bolera. Nel corso del XX secolo, la Spagna è stata teatro di un dibattito in merito alla modernizzazione di questa scuola. Sia l’iconografia e le rappresentazioni pittoriche che le statuette giunte fino a noi mostrano, fino agli anni quaranta, ports de bras tenuti al di sotto della linea delle spalle e mai in 5ª posizione sopra la testa (detta 3ª en haut in certe scuole - ndt). Una cinquantina di anni or sono questo stile, caratteristico di molte danze tradizionali spagnole, è scomparso, tranne che nella scuola di Rafael Pericet Carmona (1875-1956), a Siviglia. I boleros hanno allora adottato la postura e i ports de bras del ballet transpirenaico (quindi della scuola franco-italiana) moderno. Molti hanno anche spinto l’en dehors a un grado che questo stile peraltro non richiede e hanno aggiunto nuovi passi estranei alle sue tradizioni. Da allora, la stessa Escuela Bolera è andata via via scomparendo. Sarà una relazione tra causa ed effetto?
La nostra tesi è che la Forma è la Funzione. Se i boleros tengono le braccia in questo modo così particolare è perché questo corrisponde alla loro tecnica. Il danzatore del ballet transpirenaico ha imparato ad alzare le braccia al di sopra della linea delle spalle, perché la sua tecnica lo impone.
In effetti, a partire dagli anni 1820-1830, nel ballet transpirenaico dégagés, arabesques e attitudes si eseguono a un’altezza che supera i 45° e devono essere ben mantenuti sia nei tempi lenti (adage), sia nei grand allegro, con notevoli sforzi fisici. Il danzatore ha quindi appreso a sollevare il busto, creando un ampio spazio tra il bacino e le coste fluttuanti, allo scopo di liberare la gamba lavorante (o libera?).
Questo è in contrasto con la danza bolera, che, come la écossaise, è una brillante danza “rasoterra” che si stacca dal suolo eventualmente di sfuggita. Agghindarla con ports de bras mutuati da una tecnica che fa appello a tours de force aerei, non può che involgarirla.
L’epoca dell’Escuela Bolera rivendica Libertà e Progresso. Si estende dal regno del grande riformatore Carlo III, fino alla promulgazione dell’innovativa Costituzione di Cadice (1812). Tra i suoi articoli: “la Nazione spagnola è libera e indipendente e non è, né potrebbe essere, patrimonio di nessuna famiglia, né di alcun individuo. La sovranità risiede unicamente nella Nazione. L’amore per la Patria è tra i principali doveri di tutti gli Spagnoli, che devono altresì dimostrarsi giusti e adoperarsi per il bene.”
E’ anche l’epoca che va da Haydn a Schubert. Ora, il monumentale sforzo di revisione delle partiture alterate dagli editori del periodo romantico, nel corso del XIX secolo, e il ritorno agli strumenti originali ci hanno permesso di ascoltare meglio ciò che questi stessi compositori ascoltavano e, di conseguenza, ciò che volevano esprimere. Oggigiorno, i giovani musicisti inseguono i “vegliardi” come Alfred Brendel o Paul Badura-Skoda per mantenere il legame diretto con un pensiero che esiste ed esisterà in ogni tempo.
Carton de tapisserie, Francisco de Goya y Lucientes
La danse de San Antonio de la Florida ou Danse sur les rives du Manzanares, 1776-1777
Se per questi musicisti ogni accento, cambiamento, diversità di fraseggio viene da lontano e, prima di essere adottato, deve essere soppesato in un contesto tanto storico quanto musicale, perché delle differenti regole dovrebbero governare la danza?
Un’altra considerazione: l’apprendimento dei tre stili - Bournonville, Cecchetti ed Escuela Bolera - si basa sempre su danze e non su passi presi isolatamente, cosa che li distingue rispetto ad altri stili di grande fama. Questo metodo tende oggi a scomparire, in favore dell’insegnamento del passo, da cui le difficoltà di memorizzazione e un’esecuzione piuttosto scolastica… oltre alla scomparsa delle danze stesse.
Prima di continuare la corsa in avanti verso la “modernizzazione” delle grandi scuole storiche, che sono la scuola di Bournonville, quella di Cecchetti e l’Escuela Bolera, ecco alcuni punti su cui riflettere.